Mario Giacomelli è uno dei fotografi italiani più conosciuti in ambito internazionale. Alcune delle sue immagini sono diventate delle vere e proprie icone, simbolo riconosciuto della ricerca fotografica italiana nel mondo.
Mario Giacomelli is one of the best known Italian photographers in the international arena. Some of his images have become true icons, a recognized symbol of Italian photographic research in the world.
Scatto 1960 stampa 1970 Per Poesie
Nato a Senigallia nel 1925 in una famiglia poverissima, a tredici anni Mario Giacomelli comincia a lavorare in una tipografia, affascinato dalle infinite possibilità di comporre parole e immagini offerte dalla stampa. Nello stesso periodo comincia a dipingere, si appassiona di corse motociclistiche e scrive poesie. Nel 1954 acquista la sua prima macchina fotografica. Tra il 1954 e il 1957 partecipa a numerosi concorsi fotografici in Italia. Dopo aver completato la sua prima serie "Vita d'ospizio", comincia una serie di nudi femminili e maschili che abbandona negli anni sessanta. Assalito da un'ansia investigativa sulla sua identità di narratore, Giacomelli inizia a viaggiare, ma sono solo delle escursioni in altri mondi e in altri modi di vivere più che dei veri e propri viaggi, che lo riportano alla sua infanzia e condizione sociale. Nella primavera del 1957 si reca a Scanno, un villaggio dell'Italia centrale che aveva affascinato anche Cartier-Bresson, dove Giacomelli produce capolavori quali "Il
ragazzo di Scanno”.
Born in Senigallia in 1925 into a very poor family, at the age of thirteen Mario Giacomelli began working in a typography, fascinated by the infinite possibilities of composing words and images offered by the press. In the same period he begins to paint, he is passionate about motorcycle racing and writes poetry. In 1954 he bought his first camera. Between 1954 and 1957 he participated in numerous photographic competitions in Italy. After completing his first Hospice Life series, he begins a series of female and male nudes which he abandons in the 1960s. Assaulted by an investigative anxiety about his identity as a narrator, Giacomelli begins to travel, but they are only excursions to other worlds and other ways of living rather than real travels, which take him back to his childhood and social condition. In the spring of 1957 he went to Scanno, a village in central Italy that had also fascinated Cartier-Bresson, where Giacomelli produced masterpieces such as "The boy from Scanno".
Il ragazzo di Scanno
Nel corso della sua carriera Mario Giacomelli ha sviluppato in modo personale la forza lirica della fotografia, inquadrando grandi temi dell’esistenza umana. Il trascorrere del tempo, la memoria, la terra, la sofferenza e l’amore sono stati tra i suoi
soggetti. La scoperta della macchina fotografica quale strumento espressivo ideale avviene il giorno di Natale del 1953, quando Giacomelli scatta le sue prime immagini sulla spiaggia di Senigallia con una Comet Bencini acquistata il giorno prima. La fotografia risultante è L’approdo, immagine del bagnasciuga lambito da un’onda simile a una pennellata in movimento. Dopo le prime immagini a tema, Giacomelli impiega il mezzo fotografico per sviluppare serie fotografiche in forma di racconti per immagini.
During his career Mario Giacomelli has personally developed the lyrical power of photography, framing great themes of human existence. The passage of time, memory, the land, suffering and love were among his subjects. The discovery of the camera as an ideal expressive tool took place on Christmas day 1953, when Giacomelli took his first images on the beach of Senigallia with a Comet Bencini purchased the day before. The resulting photograph is L’approdo, an image of the shore lapped by a wave similar to a moving brushstroke. After the first themed images, Giacomelli uses the photographic medium to develop photographic series in the form of stories for images.
La Buona Terra
Senigallia Pretini