ll fotografo quando lavora, gira intorno all’oggetto del suo discorso, lo esamina, lo considera, lo tocca, lo sposta, ne muta la collocazione e la luce; e quando infine decide di impossessarsene fotografandolo, non avrà espresso che una parte del suo pensiero… Ciò che veramente importa non è tanto l’attimo privilegiato, quanto individuare una propria realtà, dopo di ché tutti gli attimi più o meno si equivalgono.
When the photographer works, he turns around the object of his speech, examines it, considers it, touches it, moves it, changes its location and light; and when he finally decides to take possession of it by photographing it, he will have expressed only a part of his thoughts ... What really matters is not so much the privileged moment, as to identify one's own reality, after which all the moments are more or less equal.
Affascinato dal mondo dell’arte, Mulas approda alla fotografia quasi per caso. La sua formazione è completamente autodidatta.
Egli comprende presto che essere fotografo vuol dire fornire una testimonianza critica della società nella quale egli vive; la società del dopoguerra. E’ proprio questa sensibilità che guida le ricerche di Mulas tra il 1953 e il 1954 con i primi soggetti: le periferie milanesi, la Stazione Centrale e gli amici del Bar Jamaica.
Significativo è l’incontro in questi anni con Mario Dondero con il quale realizzerà il suo primo reportages, pubblicato su “Le Ore”, alla Biennale di Venezia del 1954.
Alberto Burri (Combustioni)
Fascinated by the world of art, Mulas comes to photography almost by chance. His training is completely self-taught.
He soon realizes that being a photographer means providing a critical testimony of the society in which he lives; postwar society. It is precisely this sensitivity that guides Mulas's research between 1953 and 1954 with the first subjects: the Milanese suburbs, the Central Station and the friends of the Jamaica Bar.
The meeting in recent years with Mario Dondero is significant, with whom he will produce his first reportages, published in "Le Ore", at the 1954 Venice Biennale.
Lucio Fontana (Tagli)
Da questa esperienza, Mulas seguirà la manifestazione veneziana fino all’edizione del 1972.
Le verifiche 1969-1972
From this experience, Mulas will follow the Venetian event until the 1972 edition.
The checks 1969-1972
Omaggio a Niepce (Verifiche)
Nel 1970 ho cominciato a fare delle foto che hanno per tema la fotografia stessa, una specie di analisi dell’operazione fotografica per individuarne gli elementi costitutivi e il loro valore in sé. Per esempio, che cosa è la superficie sensibile? Che cosa significa usare il teleobiettivo o un grandangolo? Perché un certo formato? Perché ingrandire? Che legame corre tra una foto e la sua didascalia? ecc. Sono i temi, in fondo, di ogni manuale di fotografia, ma visti dalla parte opposta, cioè da vent’anni di pratica, mentre i manuali sono fatti, e letti, di solito, per il debutto.
Andy Worhol nel suo Studio
In 1970 I began taking photos that have photography itself as their theme, a kind of analysis of the photographic operation to identify its constituent elements and their value in themselves. For example, what is the sensitive surface? What does it mean to use a telephoto lens or a wide angle lens? Why a certain format? Why zoom in? What is the link between a photo and its caption? etc. These are the themes, after all, of every photography manual, but seen from the opposite side, that is, from twenty years of practice, while the manuals are made, and usually read, for the debut.
Autoritratto con Ninì