Il suo obiettivo non riesce a distogliersi da quello da cui la gente generalmente allontana lo sguardo: il diverso, l'imbarazzante, lo sgradevole, il brutto.
Personaggio estremamente tormentato, la fotografa ebrea newyorchese di origini russe Diane Arbus oltrepassò i confini della fotografia. Le sue immagini ancora oggi colpiscono . Diane vissuta solo 48 anni e suicidatasi il 26 luglio 1971, ha fotografato gli emarginati, i deboli. Diane Nemerov, questo il suo vero nome prima di sposare il collega e correligionario Allan Arbus che le darà due figlie – prima di separarsi nel 1958 e divorziare nel 1969 -, nacque da una famiglia estremamente benestante, proprietaria di una catena di grandi magazzini. Ma Arbus fu la figlia ribelle di un contesto estremamente “borghese”, attratta dal lato oscuro dell’America.
An extremely tormented figure, the New York Jewish photographer of Russian descent Diane Arbus crossed the boundaries of photography. The images of her still strike today. Diane lived only 48 years and committed suicide on July 26, 1971, she photographed the marginalized, the weak. Diane Nemerov, this is her real name before marrying her colleague and co-religionist Allan Arbus who will give her two daughters - before separating in 1958 and divorcing in 1969 - was born into an extremely wealthy family, owner of a chain of department stores. But Arbus was the rebellious daughter of an extremely "bourgeois" context, attracted to the dark side of America.
Anticonformista, si consumò fra entusiasmi e depressioni per dedicarsi alla sua passione per la fotografia . Appartenente alla vasta schiera dei fotografi ebrei del Novecento, da Richard Avedon, all’ungherese Robert Capa, al tedesco Helmut Newton, questa artista si differenzia da tutti, con quella ricerca del diverso, dell’eccentrico e dell’anomalo.
Nonconformist, she consumed herself between enthusiasm and depression to devote herself to her passion for photography. Belonging to the vast array of Jewish photographers of the twentieth century, from Richard Avedon, to the Hungarian Robert Capa, to the German Helmut Newton, this artist differs from everyone, with that search for the different, the eccentric and the anomalous
Diane Arbus si dedica ad una sua ricerca, muovendosi attraverso luoghi (fisici e mentali), che da sempre erano per lei stati oggetto di divieti, mutuati dalla rigida educazione ricevuta. Esplora i sobborghi poveri, gli spettacoli di quart'ordine spesso legati al travestitismo, scopre povertà e miserie morali, ma trova soprattutto il centro del proprio interesse nell' orrore , attrazione che sente verso i freaks. Affascinata da questo mondo oscuro. In quel periodo frequenta assiduamente il Museo di mostri Hubert, e i suoi spettacoli da baraccone, i cui bizzarri protagonisti incontra e fotografa in privato.
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Diane Arbus dedicates herself to researching her, moving through places (physical and mental), which had always been the object of prohibitions for her, borrowed from the rigid education received. She explores the poor suburbs, the fourth-rate shows often linked to transvestism, she discovers poverty and moral misery, but she finds the center of her interest above all in horror, an attraction she feels towards freaks. She is fascinated by this dark world. At that time she regularly attends the Hubert Museum of Monsters, and her sideshow shows, the bizarre protagonists of which she meets and photographs in private.
E' solo l'inizio di una indagine volta ad esplorare il variegato, quanto negato, mondo parallelo a quello della riconosciuta "normalità", che la porterà, appoggiata da amici quali Marvin Israel, Richard Avedon, e in seguito Walker Evans (che riconoscono il valore del suo lavoro, per i più dubbio) a muoversi fra nani, giganti, travestiti, omosessuali, nudisti, ritardati mentali e gemelli, ma anche gente comune colta in atteggiamenti incongrui, con quello sguardo distaccato e partecipe, che rende le sue immagini uniche.
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It is only the beginning of an investigation aimed at exploring the variegated, as much denied, world parallel to that of recognized "normality", which will lead it, supported by friends such as Marvin Israel, Richard Avedon, and later Walker Evans (who recognize the value of his work, for the most doubtful) to move among dwarves, giants, transvestites, homosexuals, nudists, mentally retarded and twins, but also common people caught in incongruous attitudes, with that detached and participatory gaze, which makes his images unique.
Diane Arbus
Tecnicamente predilige le immagini dal forte contrasto utilizzando il Flash durante le sue riprese fotografiche, i soggetti sono quasi sempre inquadrati e ripresi frontalmente.
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She technically she prefers high contrast images using the Flash during her photo shoots, her subjects are almost always framed and shot from the front.
Her focus cannot break away from what people generally look away from: the different, the embarrassing, the unpleasant, the ugly.