“La foto non deve documentare la realtà, ma interpretarla. La realtà ce l’abbiamo tutti intorno, ma è chi fa la foto che decide cosa vuole esprimere. La realtà è un po’ come un blocco di marmo. Ci puoi tirar fuori un posacenere o la Pietà di Michelangelo.”
“The photo should not document reality, but interpret it. We all have reality around us, but it is whoever takes the picture who decides what they want to express. Reality is a bit like a block of marble. You can take out an ashtray or Michelangelo's Pietà. "
Franco Fontana e’ uno dei fotografi italiani contemporanei piu’ celebri a livello internazionale. Nato a Modena nel 1933, comincia a fotografare a livello amatoriale nel 1961. Fin dall’ inizio si dedica ad una ricerca estetica focalizzata sull’ espressione astratta del colore. Tiene le sue prime esposizioni personali nel 1965 a Torino e nel 1968 a Modena. Da quel momento la sua carriera sara’ un susseguirsi di successi, coronata da mostre nei piu’ importanti musei a livello mondiale, numerosi premi i e collaborazioni con istituzioni culturali ed aziende di rinomanza mondiale.
Franco Fontana is one of the most internationally famous contemporary Italian photographers. Born in Modena in 1933, he began photographing at an amateur level in 1961. From the very beginning he devoted himself to aesthetic research focused on the abstract expression of color. He holds his first personal exhibitions in 1965 in Turin and in 1968 in Modena. From that moment on, his career will be a succession of successes, crowned by exhibitions in the most important museums worldwide, numerous awards and collaborations with cultural institutions and companies of world renown.
Fontana è infatti nato agli inizi degli anni '30, in un mondo fotografico fatto di regole e bianco e nero.
Un Mondo che ha iniziato a sgretolarsi anche grazie ai suoi scatti, grazie alla sua continua e ossessiva ricerca del colore.
La sua composizione astratta di colori e forme geometriche, incanta lo spettatore e rapisce la sua attenzione.
Franco Fontana non si è dedicato solo ad un genere fotografico ma ha ovviamente sperimentato diversi stili, dal paesaggio allo still-life, dal nudo alle polaroid.
Tra i suoi soggetti preferiti ci sono sicuramente i paesaggi sia naturali che urbani, mentre la figura umana gioca un ruolo marginale nella sua visione e non compare quasi mai nella classica posa da ritratto.
Franco Fontana, col suo stile eclettico e ricco di sfaccettature, è destinato a lasciare un solco nella storia della fotografia, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo del colore.
Più che fotografo Fontana si presenta come un’artista a tutto tondo, affascinato dall’arte nella sua più intima essenza e nelle sue forme più svariate.
Forse per questa ragione, a differenza di altri grandi come Cartier-Bresson o Gianni Berengo Gardin, preferisce la pittorialità del colore alla plasticità del bianco e nero.
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Franco Fontana, with his eclectic and multifaceted style, is destined to leave a groove in the history of photography, in particular as regards the use of color.
More than a photographer, Fontana presents himself as an all-round artist, fascinated by art in its most intimate essence and in its most varied forms.
Perhaps for this reason, unlike other greats such as Cartier-Bresson or Gianni Berengo Gardin, he prefers the pictoriality of color to the plasticity of black and white.
“For me, photography always remains a pretext: it is a part of yourself that goes to witness your world, whether it is a landscape or a human being. In fact, I meant my testimony in the natural landscape, in the urban landscape, in the shadows, in the female nude, in the people and in the portraits. " Franco Fontana
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“Per me la fotografia rimane sempre un pretesto: è una parte di te stesso che va a testimoniare il tuo mondo, che sia un paesaggio o un essere umano. Infatti ho significato la mia testimonianza nel paesaggio naturale, nel paesaggio urbano, nelle ombre, nel nudo femminile, nella gente e nei ritratti.” Franco Fontana
Fontana tecnicamente predilige le ottiche lunghe, le quali permettono di isolare le parti ritenute più interessanti del paesaggio, il colore è il risultato di pellicole positive come la Kodachrome 64, l’immagine finale è sempre rielaborata in camera oscura, ne risulta nell’insieme un’immagine bidimensionale e di taglio grafico, paesaggi sviluppati molte volte con linee orizzontali con pochi spazio nelle verticali.
Fontana technically prefers long optics, which allow to isolate the most interesting parts of the landscape, the color is the result of positive films such as the Kodachrome 64, the final image is always reworked in the dark room, the result as a whole is a he two-dimensional image and graphic cut, landscapes developed many times with horizontal lines with little space in the verticals.