L’esperienza personale della mia vita quotidiana si sovrappone ai soggetti che scelgo; cerco di raccontare quello che vivo nella mia esperienza del mondo”…”La gente ordinaria e i posti qualunque ispirano in me la stessa passione che porta altri fotografi a raccontare guerre, carestie ed epidemie: io, però, preferisco andare nel supermarket della mia città”.
Martin Parr è un cronista della nostra epoca. Di fronte al flusso in costante crescita di immagini rilasciate dai media, le sue fotografie ci offrono l'opportunità di vedere il mondo dalla sua prospettiva unica.
A prima vista, le sue fotografie sembrano esagerate o addirittura grottesche. I motivi che sceglie sono strani, i colori sono sgargianti e le prospettive sono insolite. Il termine usato da Parr per indicare il potere schiacciante delle immagini pubblicate è “propaganda”. Contrasta questa propaganda con le sue armi scelte: critica, seduzione e umorismo. Di conseguenza, le sue fotografie sono originali e divertenti, accessibili e comprensibili. Ma allo stesso tempo ci mostrano in modo penetrante come viviamo, come ci presentiamo agli altri e cosa apprezziamo
Martin Parr è considerato il più celebre e celebrato fotografo inglese contemporaneo. Nato a Epsom (contea del Surrey) nel 1952, dopo aver studiato fotografia al Manchester Polytechnic (1979-1973), si dedica al fotogiornalismo realizzando numerosi reportage per riviste e diverse compagnie teatrali. Dal 1974 insegna fotografia all’Oldham College of Art, poi a Manchester, Dublino e Newport. Autore di vari lavori, tra cui “Bad Weather” (1984), “The Last Resort” (1986), “The Cost of Living” (1989), “Common Sense” (1999), dal 1994 diventa membro di Magnum Photos. Parr è stato un testimone privilegiato della società britannica dell’era Thatcher.