Berengo Gardin inizia a fotografare negli anni 50 fino ai giorni nostri, accumulando cosi' un archivio fotografico monumentale capace ti raccontare l'evoluzione del paesaggio e della societa' italiana dal dopoguerra ad oggi. Fin dall'inizio focalizza la sua attenzione su una varieta' di tematiche che vanno dal sociale, alla vita quotidiana, al mondo del lavoro all'architettura ed al paesaggio. Berengo Gardin fotografo di livello internazionale
Le sue fotografia affrontano varie tematiche, ma l'indagine sociale e' cio' che piu' caratterizza il suo stile "Il mio lavoro non è assolutamente artistico” racconta Berengo Gardin “e non ci tengo a passare per un artista. L’impegno stesso del fotografo non dovrebbe essere artistico, ma sociale e civile”
Poi adesso col digitale è andato tutto in vacca perché il digitale cambia la mentalità dei fotografi che scattano a mitraglia, a mitraglia proprio, e poi non guardano nemmeno, tanto se vengono brutte poi le si salva con Photoshop. Io Photoshop, per il reportage, non per la moda o la pubblicità, lo abolirei per legge, perché falsa la comunicazione. È quello il grave, che non è più una comunicazione onesta, perché ormai tutte le foto di paesaggio in digitale hanno i cieli tempestosi. A parte che il digitale non mi piace perché è freddo, è metallico, però può essere una scelta. I due unici vantaggi reali del digitale sono l’immediatezza (fai una foto adesso e il minuto dopo è a New York) e la possibilità di cambiare impostazioni secondo le condizioni.
Berengo Gardin began to photograph in the 1950s up to the present day, thus accumulating a monumental photographic archive capable of telling you the evolution of the Italian landscape and society from the post-war period to today. From the beginning he focuses his attention on a variety of themes ranging from social, to everyday life, to the world of work, architecture and landscape. Berengo Gardin photographer of international level.
His photographs deal with various themes, but the social investigation is what most characterizes his style "My work is absolutely not artistic" says Berengo Gardin "and I don't care to pass for an artist. The commitment itself of the photographer should not be artistic, but social and civil ”.
Then now with digital everything has gone crazy because digital changes the mentality of photographers who shoot with machine guns, with machine guns, and then do not even look, so much so if they are ugly then they are saved with Photoshop. I Photoshop, for reportage, not for fashion or advertising, I would abolish it by law, because it distorts communication. That's the serious thing, which is no longer honest communication, because now all digital landscape photos have stormy skies. Apart from that I don't like digital because it's cold, it's metallic, but it can be a choice. The two real advantages of digital are immediacy (take a picture now and the next minute it's in New York) and the ability to change settings according to conditions.