Se dico “scultura” a chi pensi? Molto probabilmente a Michelangelo. Se dico “pittura” forse penserai a Caravaggio o a Van Gogh. “Musica” ti farà pensare immediatamente a Mozart o a Beethoven. E se dico “fotografia”?
Se parliamo di fotografia, possiamo affermare con pochi dubbi che ti verrà in mente Henri Cartier-Bresson. Certo, se ne potrà discutere all’infinito e ci sarà sempre chi preferirà un fotografo ad un altro. Ma Cartier Bresson è universalmente riconosciuto come “il fotografo” per eccellenza.
Per un fotografo, sia esso un professionista oppure un semplice appassionato, scattare al momento “giusto” è tutto. Sia che ci si trovi in un conflitto bellico, ad un matrimonio oppure per strada a scattare della street photography, avere la capacità di cogliere IL momento fa la differenza rispetto ad un “normale” fotografo.
If I say "sculpture" who do you think? Most likely to Michelangelo. If I say "painting" maybe you will think of Caravaggio or Van Gogh. "Music" will make you immediately think of Mozart or Beethoven. What if I say "photography"?
If we talk about photography, we can say with little doubt that Henri Cartier-Bresson will come to mind. Of course, it can be discussed indefinitely and there will always be those who prefer one photographer to another. But Cartier Bresson is universally recognized as "the photographer" par excellence.
For a photographer, be it a professional or a simple enthusiast, shooting at the "right" time is everything. Whether you are in a war conflict, at a wedding or on the street shooting street photography, having the ability to capture THE moment makes the difference compared to a "normal" photographer.
Nato a Chanteloup nel 1908, Henri Cartier-Bresson sviluppa molto prest o una forte fascinazione per la pittura. Dopo aver passato un anno in Costa d’Avorio, nel 1932 scopre la macchina fotografica Leica e nel 1933 espone per la prima volta nella galleria Julien Levy a New York. Viaggia in Europa, in Messico e negli Stati Uniti e inizia a interessarsi al cinema. Collabora con il regista Jean Renoir nel 1936 e nel 1939 e, contestualmente, realizza tre documentari dedicati alla guerra in Spagna.
Fatto prigioniero nel 1940, nel 1943 riesce a scappare al terzo tentativo. Nel 1944 scatta per Editions Braun una serie di ritratti d’artista e nel 1945 gira Le Retour, un documentario sul rientro in patria di prigionieri di guerra e deportati. Il MoMA di New York gli dedica una mostra nel 1947. Lo stesso anno fonda l’agenzia Magnum Photos insieme a Robert Capa, David Seymour, George Rodger e William Vandivert. Nei tre anni successivi, intraprende un viaggio in Oriente.
Born in Chanteloup in 1908, Henri Cartier-Bresson develops a lot of prestige or a strong fascination for painting. After spending a year in the Ivory Coast, in 1932 he discovered the Leica camera and in 1933 he exhibited for the first time in the Julien Levy gallery in New York. He travels to Europe, Mexico and the United States and begins to take an interest in cinema. He collaborates with the director Jean Renoir in 1936 and 1939 and, at the same time, makes three documentaries dedicated to the war in Spain.
Taken prisoner in 1940, in 1943 he managed to escape on the third attempt. In 1944 he shoots a series of artist portraits for Editions Braun and in 1945 he shoots Le Retour, a documentary on the return home of prisoners of war and deportees. The MoMA in New York dedicated an exhibition to him in 1947. The same year he founded the Magnum Photos agency together with Robert Capa, David Seymour, George Rodger and William Vandivert. Over the next three years, he embarks on a journey to the East.
Rientrato in Europa, pubblica il suo primo volume, Images à la Sauvette, nel 1952. Nel 1954 è il primo fotografo a essere autorizzato a entrare in Unione Sovietica dall’inizio della Guerra Fredda. Negli anni successivi effettua numerosi viaggi e decide nel 1974 di ridurre la sua attività di fotografo per concentrarsi sul disegno.
Nel 2000 insieme a sua moglie Martine Franck e loro figlia Mélanie decide di creare la Fondation HCB, destinata a conservare la sua opera.
Henri Cartier-Bresson scompare il 3 agosto 2004 à Montjustin.
Henri Cartier-Bresson ha intuitivamente raccontato momenti decisivi della vita umana in tutto il mondo con uno stile documentaristico poetico. Le sue fotografie trasmettono istanze spontanee con significato, mistero e umorismo in termini di precisa organizzazione visiva e il suo lavoro, sebbene estremamente difficile da imitare, ha influenzato molti altri fotografi. Le sue fotografie possono essere riassunte in una sua frase: "il momento decisivo", l'istante magico in cui il mondo cade nell'ordine e nel significato apparenti e può essere catturato da un fotografo di talento
Back in Europe, he published his first volume, Images à la Sauvette, in 1952. In 1954 he was the first photographer to be allowed to enter the Soviet Union since the beginning of the Cold War. In the following years he made numerous trips and decided in 1974 to reduce his activity as a photographer to concentrate on drawing.
In 2000, together with his wife Martine Franck and their daughter Mélanie, he decided to create the HCB Foundation, destined to preserve his work.
Henri Cartier-Bresson passed away on 3 August 2004 in Montjustin.
Henri Cartier-Bresson intuitively recounted decisive moments in human life around the world with a poetic documentary style. His photographs convey spontaneous instances with meaning, mystery and humor in terms of precise visual organization and his work, while extremely difficult to imitate, has influenced many other photographers. His photographs can be summed up in one sentence from him: "the decisive moment", the magical moment when the world falls into apparent order and meaning and can be captured by a talented photographer.
Henri cartier Bresson